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La stimolazione cognitiva per prevenire il declino cognitivo

La stimolazione cognitiva per prevenire il declino cognitivo

Il declino cognitivo lieve (più che normale per una persona di una certa età) colpisce il 10% -25% delle persone oltre i 70 anni. Il tasso annuale di declino in demenza (che è il declino cognitivo in diverse aree di funzionamento) è di circa il 10%. In totale, si stima che circa 18 milioni di persone nel mondo siano affette da demenza, di cui circa 1 milione in Italia. 

La Stimolazione Cognitiva è un trattamento psicosociale diffuso a livello mondiale, comprovato a livello scientifico, che promuove i principi di cura centrati sull’individuo, piuttosto che sulla malattia.

Si tratta di un efficace trattamento non farmacologico, rivolto sia agli anziani soggetti a declino cognitivo fisiologico che ai soggetti colpiti da Demenza. Consiste nell’apprendimento di strategie compensatorie e nello sfruttamento delle abilità residue, al fine di contrastare il decorso degenerativo. La stimolazione cognitiva per anziani si configura come un intervento orientato al benessere psicologico della persona, volto ad incrementare il coinvolgimento in compiti finalizzati, alla riattivazione delle competenze residue ed al rallentamento della perdita funzionale provocata dall’invecchiamento o dalla malattia. Tale stimolazione è personalizzata e risponde specificatamente ai bisogni cognitivi, emotivi e motivazionali del soggetto.

Potenziando le residue capacità anatomico-funzionali del cervello, oggi siamo in grado di contrastare e rallentare sia il deterioramento cognitivo fisiologicamente relazionato all’età, sia quello dovuto ad evidenti quadri patologici degenerativi.

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